Noleggio Operativo

Pro e contro

L’esposizione finanziaria è uno dei problemi più grossi che le PMI italiane si trovano ad affrontare, soprattutto in questi anni di stretta creditizia e di generale difficoltà a reperire capitali. È quindi ovvio che ogni metodo legale che consenta di ridurre l’impiego di liquidità è sicuramente ben accetto.

Quando si tratta di acquisire beni strumentali, sia per rinnovare le attrezzature aziendali, sia perché l’azienda è in fase di startup, l’acquisto “tradizionale” con pagamento del bene in un’unica soluzione è ormai una pratica assolutamente proibitiva, sia da un punto di vista economico, che finanziario e fiscale.

Cosa è il noleggio operativo

Il noleggio operativo, detto anche locazione operativa, leasing operativo o renting, consiste nell’affitto a lungo termine di un bene strumentale. Affitto in quanto l’azienda non acquisisce la proprietà del bene, che rimane sempre in capo alla società di noleggio.

In questo può sembrare simile al leasing finanziario, ma la differenza fondamentale è che nel leasing finanziario alla fine del periodo concordato si procede in genere al riscatto del bene (a una quotazione specificata fin dall’inizio nel contratto di leasing); in pratica, il leasing finanziario configura una sorta di dilazione di pagamento per un acquisto praticamente certo.

NEL NOLEGGIO OPERATIVO NON È PREVISTO L’ACQUISTO FINALE DEL BENE, CHE NON VIENE QUINDI MAI ISCRITTO NEI CESPITI (nonostante ciò sarà possibile concordare in fase finale di noleggio un’eventuale offerta “minima” per l’acquisto dei bene noleggiati)

Nel noleggio operativo, invece, alla fine del periodo stipulato è possibile continuare il noleggio con rate ribassate, continuare il noleggio sostituendo il bene strumentale con un nuovo esemplare più moderno, o semplicemente restituire il bene e chiudere il noleggio.

La possibilità di riscatto non è normalmente contemplata nel contratto, anche se nulla impedisce all’azienda di chiedere a chi gli ha affittato il bene una quotazione per l’acquisto finale. Il caso, comunque, è assolutamente infrequente, vedremo più avanti per quali motivi.

In Italia, il noleggio operativo è utilizzato soprattutto nel comparto informatica e telecomunicazioni.

Abbiamo detto che il noleggio consiste nell’uso del bene senza assumerne la proprietà; in realtà c’è molto di più: il contratto di noleggio include sempre un’assicurazione completa contro ogni rischio, e può includere per esempio operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, fornitura di materiali di consumo, e servizi anche sofisticati per la gestione dell’apparecchiatura noleggiata. Il tutto sempre con costi certi e predeterminati, sotto forma di rate generalmente mensili o trimestrali

Gli attori coinvolti

L’operazione di noleggio può coinvolgere varie aziende: oltre al produttore e al venditore del bene che si intende noleggiare, possono essere della partita società finanziarie (che si occupano ovviamente della parte economica dell’operazione), e terze parti che seguono la manutenzione o il rifornimento di materiali di consumo.

Tuttavia, la gestione da parte del cliente finale risulterà comunque semplice, perché di fatto la parte “burocratica” sarà gestita direttamente con l’azienda noleggiatrice, che avrà la proprietà dell’oggetto noleggiato e si occuperà di interfacciarsi con le varie realtà coinvolte nel contratto.

VANTAGGI FINANZIARI ED ECONOMICI DEL NOLEGGIO OPERATIVO

Il principale vantaggio finanziario del noleggio è che, come il leasing, consente di non impegnare risorse nell’acquisto di apparecchiature. Ma non è l’unico. Rispetto all’acquisto, il noleggio operativo migliora il cash-flow societario, inoltre, il bene noleggiato non viene iscritto a bilancio e non costituisce un indebitamento per l’azienda.

Dunque nessuna segnalazione in centrale-rischi; in più si evita ogni intermediazione bancaria.

Insomma, un noleggio è a tutti gli effetti un servizio e non un cespite, viene infatti privilegiato l’utilizzo del bene (che è l’aspetto che crea valore) e non la sua proprietà; così si mantiene liquidità in azienda, aumenta la capacità di spesa e investimento, si costituiscono linee di credito alternative e i costi dell’operazione sono fissi e programmati.

VANTAGGI FISCALI DEL NOLEGGIO OPERATIVO

Se i vantaggi finanziari non sono da poco, quelli fiscali sono anche più interessanti. Tanto per cominciare, viene eliminata ogni problematica riguardo gli ammortamenti e la gestione dei cespiti aziendali, e i vantaggi sono indipendenti dalla durata del contratto di noleggio. Inoltre, il noleggio non è considerato negli studi di settore, mentre un leasing finanziario è calcolato come un acquisto.

Ancora, i canoni di noleggio sono totalmente deducibili ai fini IRES e IRAP (e detraibili per l’IVA) mentre nel leasing finanziario la deducibilità è solo parziale e non per tutta la durata del contratto, anche se le nuove regole sul super-ammortamento hanno ridotto gli svantaggi.

In situazione normale il leasing operativo è più efficiente anche sul piano fiscale venendo dedotto tutto per cassa come canone, senza distinzione fra oneri finanziari e quota capitale, mentre nel leasing finanziario al contrario gli oneri finanziari sono separati e deducibili solo con alcuni limiti e non sono detraibili a fini IVA.

Altri vantaggi del noleggio

Se non bastassero i vantaggi economici, fiscali e finanziari, ci sono anche altri punti a favore del noleggio. Secondo Agnusdei di Grenke, “La durata dei noleggi è allineata al ciclo di vita, sempre più breve, dei prodotti. In questo modo si evita l’obsolescenza assicurando il rinnovamento tecnologico”. Per fare questo basta semplicemente optare, alla fine del noleggio, per un nuovo contratto con apparecchiature di nuova generazione. Ma è anche possibile sostituire il bene con uno più recente prima della scadenza del contratto, semplicemente adeguando il canone.

Tra l’altro, il noleggio permette di eliminare i costi di smaltimento dei beni”. Quello per lo smaltimento è uno dei tanti “costi nascosti” di cui spesso non si tiene conto in fase di pianificazione, o che vengono sottostimati, come i costi di manutenzione, quelli di riparazione fuori garanzia, o gli “switching cost”, i costi derivati dal passaggio da una tecnologia a un’altra più recente. Tutte voci eliminate dal noleggio, che comprende di norma nei canoni la manutenzione e un’assicurazione contro tutti i rischi, per arrivare spesso a formule che includono una gestione completa degli apparecchi noleggiati.

L’istruttoria tipica per far partire un noleggio, infatti, è nettamente più semplice e rapida di quella richiesta per un leasing. E non prevede anticipi, maxicanoni o altri costi più o meno nascosti; il costo stesso per l’istruzione della pratica è trascurabile.

Gli svantaggi del noleggio operativo

A fronte di questi evidenti vantaggi, il noleggio può avere qualche inconveniente? In effetti sì, ma i problemi si presentano in genere per aver scelto il noleggio in casi nei quali esso è una formula poco appropriata.

Da quanto scritto sopra appare evidente che l’ambito di applicazione preferenziale del noleggio è quando l’azienda deve dotarsi di apparecchiature che hanno una “vita utile” piuttosto breve, alla fine della quale esse debbano essere necessariamente sostituite con apparecchiature nuove. Questo può succedere perché l’apparecchio è fortemente soggetto ad usura, oppure perché il progresso tecnologico è tale che i nuovi apparecchi disponibili a fine contratto offrono prestazioni nettamente migliori di quelli della generazione precedente.

IL NOLEGGIO È PARTICOLARMENTE VANTAGGIOSO PER QUELLE APPARECCHIATURE CHE, PER USURA O EVOLUZIONE TECNOLOGICA, HANNO UNA VITA UTILE BREVE

I sistemi di stampa multifunzione sono un caso da manuale: hanno molte parti meccaniche ed elettromeccaniche soggette ad usura, e quindi anche sottoponendole a costante manutenzione sono soggette a invecchiamento direttamente proporzionale all’utilizzo; inoltre, utilizzano tecnologie ancora relativamente “giovani” e nelle quali il progresso tecnologico è consistente e misurabile anno su anno.

Tre anni fa quante piccole aziende disponevano di stampanti in grado di collegarsi direttamente a un tablet o a uno smartphone? O a una rete wi-fi? O gestibili da remoto? Oggi queste funzioni sono presenti persino in molti modelli consumer e sono di fatto mainstream. È ovvio che chi ha acquistato una stampante tre anni fa oggi ha in azienda un apparecchio a fine vita operativa, difficile da integrare con le nuove tecnologie e i nuovi workflow. Riscattare un apparecchio simile alla fine del leasing finanziario non è certo una scelta saggia.

Rovesciando il ragionamento, il noleggio non conviene quando trattiamo di beni a lenta evoluzione tecnologica, con basso tasso di usura, con una vita operativa ben più lunga della durata tipica delle rate, o che comunque mantengono un alto valore dell’usato. Basta che anche solo una di queste condizioni si verifichi per rendere, in alcuni casi, poco conveniente il noleggio.

Un contro-esempio interessante è invece costituito dai prodotti Apple: essi sono caratterizzati da bassa usura e lunga vita operativa, inoltre mantengono una quotazione elevatissima sul mercato dell’usato, che sembrerebbe indicare bassa obsolescenza. Eppure, l’utilizzo del noleggio operativo per dotarsi di prodotti Apple è in continua crescita. Difficile dire se ciò sia dovuto a fattori oggettivi, come l’elevato costo di acquisto rispetto ai prodotti concorrenti e il fatto che l’introduzione continua di nuovi modelli introduca una sorta di obsolescenza programmata.

Noleggiare è diverso da comprare a rate. La convenienza va tarata in prima battuta su questa base. L’altro elemento importante è dato dall’offerta che il fornitore può confezionare con il noleggio: la locazione operativa è molto più flessibile per quest’ultimo di quella finanziaria, potendo incorporare sconti, servizi accessori e valori residui diversi in modo da creare un pacchetto “unico” di offerta per i suoi clienti, in genere più intelligente e competitivo di quello ottenibile con il solo leasing finanziario.